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L'ambasciata di Giovanni Battista
(Luc. 7.18-35)
E DOPO che Gesù ebbe finito di dare istruzioni a' suoi dodici discepoli, egli si partì di là, per insegnare, e per predicar nelle loro città.
Or Giovanni, avendo nella prigioned prigione Mat. 14.3 ecc. udite le opere di Gesù, mandò due dei suoi discepoli, a dirgli: Sei tu colui che ha da veniree venire Gen. 49.10. Num. 24.17. Deut. 18.15,18. Dan. 7.13; 9.24. Mat. 3.11., o pur ne aspetteremo noi un altro? E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che voi udite, e vedete: I ciechi ricoverano la vista, e gli zoppi camminano; i lebbrosi son mondati, e i sordi odonof odono Is. 29.18; 35.5,6; 42.7. Mat. 15.30. Giov. 2.23; 3.2; 5.36; 10.25,38; 14.11.; i morti risuscitano, e l'evangelo è annunziato a' poverig poveri Is. 61.1 ecc. Mat. 5.3. Luc. 4.18. Giac. 2.5.. E beato è colui che non si sarà scandalezzato di meh me Is. 8.14,15. Rom. 9.32,33..
Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel desertoi deserto Mat. 3.1 ecc.? una canna dimenata dal vento? Ma pure, che andaste a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che portano vestimenti morbidi son nelle case dei re. Ma pure, che andaste a vedere? un profeta? sì certo, vi dico, e più che profetaj profeta Mat. 14.5 e rif. Luc. 1.76.. 10 Perciocchè costui è quello di cui è scritto: Ecco, io mando il mio angelo davanti alla tua faccia, il quale acconcerà il tuo cammino dinanzi a tek te Mal. 3.1 e rif.. 11 Io vi dico in verità, che fra quelli che son nati di donne, non sorse giammai alcuno maggiore di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno de' cieli è maggior di lui. 12 Ora, da' giorni di Giovanni Battista infino ad ora, il regno de' cieli è sforzato, ed i violenti lo rapisconol rapiscono Luc. 16.16.. 13 Poichè tutti i profeti, e la legge, hanno profetizzato infino a Giovanni. 14 E se voi lo volete accettare, egli è Elia, che dovea venirem venire Mal. 4.5 e rif. Giov. 1.21.. 15 Chi ha orecchie per udire, oda.
16 Or a chi assomiglierò io questa generazione? Ella è simile a' fanciulli, che seggono nelle piazze, e gridano a' lor compagni; e dicono: 17 Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiam cantate lamentevoli canzoni, e voi non avete fatto cordoglio. 18 Poichè Giovanni è venuto, non mangiando, nè bevendon bevendo Mat. 3.4. Luc. 1.15.; ed essi dicevano: Egli ha il demonio. 19 Il Figliuol dell'uomo è venuto, mangiando, e bevendo; ed essi dicono: Ecco un mangiatore, e bevitor di vino; amico de' pubblicani, e de' peccatorio peccatori Mat. 9.10,11 e rif.; ma la Sapienza è stata giustificata da' suoi figliuoli.
Le tre città impenitenti
(Luc. 10.13-15)
20 ALLORA egli prese a rimproverare alle città, nelle quali la maggior parte delle sue potenti operazioni erano state fatte, che esse non si erano ravvedute, dicendo: 21 Guai a te, Chorazin! Guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro e Sidon fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in voi, si sarebbero già anticamente pentite, con sacco e cenerep cenere Gion. 3.5 ecc.. 22 Ma pure io vi dico che Tiro e Sidon saranno più tollerabilmente trattate nel dì del giudizio, che voiq voi Mat. 10.15. ver. 24.. 23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno; perciocchè, se in Sodoma fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in te, ella sarebbe durata infino al dì d'oggi. 24 Ma pure io vi dico, che il paese di Sodoma sarà più tollerabilmente trattato nel giorno del giudizio, che tu.
Il giogo di Cristo
(Luc. 10.21 ecc.)
25 IN quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo gloria e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose a' savi e intendenti, e le hai rivelate a' piccoli fanciullir fanciulli Sal. 8.2. Mat. 16.17. 1 Cor. 1.19,27; 2.7,8.. 26 Sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto.
27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mios mio Mat. 28.18; Giov. 3.35; 17.2. 1 Cor. 15.27., e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolot Figliuolo Giov. 1.18; 6.46; 10.15., e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.
28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Togliete sopra voi il mio giogo, ed imparate da meu me Giov. 13.15. Fil. 2.5 ecc. 1 Piet. 2.21. 1 Giov. 2.6. ch'io son mansueto, ed umil di cuorev cuore Zac. 9.9. Fil. 2.7,8.; e voi troverete riposo alle anime vostre. 30 Perciocchè il mio giogo è dolce, e il mio carico è leggierow leggiero 1 Giov. 5.3..

d11:2 prigione Mat. 14.3 ecc.

e11:3 venire Gen. 49.10. Num. 24.17. Deut. 18.15,18. Dan. 7.13; 9.24. Mat. 3.11.

f11:5 odono Is. 29.18; 35.5,6; 42.7. Mat. 15.30. Giov. 2.23; 3.2; 5.36; 10.25,38; 14.11.

g11:5 poveri Is. 61.1 ecc. Mat. 5.3. Luc. 4.18. Giac. 2.5.

h11:6 me Is. 8.14,15. Rom. 9.32,33.

i11:7 deserto Mat. 3.1 ecc.

j11:9 profeta Mat. 14.5 e rif. Luc. 1.76.

k11:10 te Mal. 3.1 e rif.

l11:12 rapiscono Luc. 16.16.

m11:14 venire Mal. 4.5 e rif. Giov. 1.21.

n11:18 bevendo Mat. 3.4. Luc. 1.15.

o11:19 peccatori Mat. 9.10,11 e rif.

p11:21 cenere Gion. 3.5 ecc.

q11:22 voi Mat. 10.15. ver. 24.

r11:25 fanciulli Sal. 8.2. Mat. 16.17. 1 Cor. 1.19,27; 2.7,8.

s11:27 mio Mat. 28.18; Giov. 3.35; 17.2. 1 Cor. 15.27.

t11:27 Figliuolo Giov. 1.18; 6.46; 10.15.

u11:29 me Giov. 13.15. Fil. 2.5 ecc. 1 Piet. 2.21. 1 Giov. 2.6.

v11:29 cuore Zac. 9.9. Fil. 2.7,8.

w11:30 leggiero 1 Giov. 5.3.