10
Gl'idoli ed il Signore
1 CASA d'Israele, ascoltate la parola che il Signore vi ha pronunziata. 2 Così ha detto il Signore: Non imparate a seguitare i costumi delle gentia genti Lev. 18.3; 20.23., e non abbiate paura de' segni del cielo, perchè le genti ne hanno paura. 3 Perciocchè gli statuti de' popoli son vanità; conciossiachè si tagli un albero del boscob bosco Is. 40.19 ecc. e rif., per farne un lavoro di mani d'artefice con l'ascia. 4 Quello si adorna con oro, e con argento; e si fa star saldo con chiodi, e con martelli, acciocchè non sia mosso. 5 Son tratti diritti, a guisa di palma, e non parlanoc parlano Sal. 115.4 ecc. e rif.; convien portarli attorno, perchè non possono camminare; non temiate di loro; perciocchè non possono far danno alcuno, ed altresì in lor potere non è di fare alcun bene.
6 Non vi è niuno pari a te, o Signored Signore Esod. 15.11 e rif.; tu sei grande, ed il tuo Nome è grande in forza. 7 Chi non ti' temerebbe, o Re delle gentie genti Apoc. 15.3,4.? conciossiachè questa ti si convenga; perciocchè, fra tutti i savi delle genti, e in tutti i regni loro, non vi è alcun pari a te. 8 E tutti insieme sono insensati, e pazzif pazzi Sal. 115.8. Rom. 1.21,22.; il legno è un ammaestramento di vanità. 9 L'argento, che si distende col martello, è addotto di Tarsis, e l'oro di Ufaz; sono opera di fabbro, e lavorio di mani di orafo; il lor vestimento è giacinto e porpora; essi tutti sono lavoro d' uomini industriosi. 10 Ma il Signore è il vero Dio, egli è l'Iddio vivente, e il Re eterno; la terra trema per la sua ira, e le genti non possono sostenere il suo cruccio. 11 Così direte loro: Gl'Iddii, che non hanno fatto il cielo, e la terra, periscano d'in su la terra, e di sotto al cielo.
12 Colui, che ha fatta la terra con la sua potenzag potenza Gen. 1.1,6,9. Ger. 51.15., che ha stabilito il mondo con la sua sapienza, ed ha distesi i cieli col suo intendimento; 13 tosto ch'egli dà fuori la sua voce, vi è un romor d'acque nel cielo; egli fa salir vapori dalle estremità della terrah terra Giob. 38.34. Sal. 135.7., e fa i lampi per la pioggia, e trae il vento fuor de' suoi tesori. 14 Ogni uomo è insensato per scienzai scienza Ger. 51.17-19.; ogni orafo è renduto infame per le sculture; perciocchè le sue statue di getto sono una falsità, e non vi è alcuno spirito in loro. 15 Sono vanità, lavoro d'inganni; periranno nel tempo della lor visitazione. 16 Colui che è la parte di Giacobbe non è come queste cose; perciocchè egli è il Formator d'ogni cosa, ed Israele è la tribù della sua ereditàj eredità Deut. 32.9 e rif.; Il suo Nome è: Il Signor degli eserciti.
Annunzio della imminente cattività
17 O ABITATRICE della fortezza, raccogli la tua mercatanzia, per portarla fuor del paesek paese Ger. 6.1.. 18 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, questa volta gitterò via, come con una frombola, gli abitanti del paese, e li metterò in distretta, acciocchè trovino ciò che han meritato. 19 Ahi lasso me! dirà il paese, per cagione del mio fiaccamento! la mia piaga è dolorosa; e pure io avea detto: Questa è una doglia, che ben potrò sofferire. 20 Le mie tende son guaste, e tutte le mie corde son rotte; i miei figliuoli sono usciti fuor di me, e non sono piùl piùGer. 31.15.; non vi è più alcuno che tenda il mio padiglione, nè che rizzi i miei teli. 21 Perciocchè i pastori son divenuti insensati, e non hanno ricercato il Signore; perciò non son prosperati, e tutte le lor mandre sono state dissipate.
22 Ecco, una voce di grido viene, con gran commovimento, dal paese di Settentrionem Settentrione Ger. 1.15 e rif., per ridurre le città di Giuda in desolazione, in ricetti di sciacalli.
23 O Signore, io conosco che la via dell'uomo non è in suo potere; e che non è in poter dell'uomo che cammina di addirizzare i suoi passin passi Prov. 16.1; 20.24.. 24 O Signore, castigami, ma pur moderatamenteo moderatamente Sal. 6.1; 38.1. Ger. 30.11.; non nell'ira tua, che talora tu non mi faccia venir meno. 25 Spandi la tua ira sopra le genti che non ti conoscono, e sopra le nazioni che non invocano il tuo Nome; perciocchè han divorato Giacobbe; anzi l'han divorato, e consumato, ed hanno desolata la sua stanza.
a10:2 genti Lev. 18.3; 20.23.
b10:3 bosco Is. 40.19 ecc. e rif.
c10:5 parlano Sal. 115.4 ecc. e rif.
d10:6 Signore Esod. 15.11 e rif.
e10:7 genti Apoc. 15.3,4.
f10:8 pazzi Sal. 115.8. Rom. 1.21,22.
g10:12 potenza Gen. 1.1,6,9. Ger. 51.15.
h10:13 terra Giob. 38.34. Sal. 135.7.
i10:14 scienza Ger. 51.17-19.
j10:16 eredità Deut. 32.9 e rif.
k10:17 paese Ger. 6.1.
l10:20 piùGer. 31.15.
m10:22 Settentrione Ger. 1.15 e rif.
n10:23 passi Prov. 16.1; 20.24.
o10:24 moderatamente Sal. 6.1; 38.1. Ger. 30.11.