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L'Arca nel paese dei Filistei
OR i Filistei, avendo presa l'Arca di Dio, la condussero da Eben-ezer in Asdod. Presero adunque l'Arca di Dio, e la condussero dentro alla casa di Dagon, e la posarono presso a Dagonk Dagon Giud. 16.23.. E il giorno seguente, essendosi que' di Asdod levati la mattina, ecco, Dagon giaceva boccone in terra, davanti all'Arca del Signorel Signore Is. 19.1; 46.1,2,7.. Ed essi presero Dagon, e lo riposero nel suo luogo. E la mattina del giorno seguente essendosi levati, ecco Dagon giaceva boccone in terra, davanti all'Arca del Signore; e la testa di Dagon, e amendue le palme delle sue mani erano mozze in su la sogliam soglia Ger. 50.2. Mic. 1.7.; e l'imbusto solo di Dagon era rimasto presso a quella. Perciò i sacerdoti di Dagon, nè alcun di quelli ch'entrano nella casa di esso, non calcano la soglia di Dagon, in Asdod, infino a questo giorno.
Poi la mano del Signore si aggravò sopra quei di Asdod, ed egli li disertò, e li percosse di morici in Asdod, e ne' confini di essa. E quelli di Asdod, veggendo che così andava la cosa, dissero: L'Arca dell'Iddio d'Israele non dimorerà appresso di noi; perciocchè la sua mano è aspra sopra noi, e sopra Dagon, nostro dio. Perciò, mandarono ad adunare tutti i principi de' Filistei appresso a loro, e dissero: Che faremo noi dell'Arca dell'Iddio d'Israele? Ed essi dissero: Trasportisi l'Arca dell'Iddio d'Israele in Gat. Così l'Arca dell'Iddio d'Israele fu trasportata in Gat. Ma, poichè fu trasportata in Gat, la mano del Signore fu sopra la città, con gran turbamento; ed egli percosse gli uomini della città, dal maggiore al minore; e vennero loro delle morici nascoste. 10 Perciò mandarono l'Arca di Dio in Ecron; e, come l'Arca di Dio giunse in Ecron, quei di Ecron sclamarono, dicendo: Hanno trasportata l'Arca dell'Iddio d'Israele a me, per far morir me, e il mio popolo. 11 E per questa cagione mandarono a raunare tutti i principi de' Filistei, e dissero loro: Rimandate l'Arca dell'Iddio d'Israele, e ritorni al suo luogo, e non faccia morir me, e il mio popolo; perciocchè v'era uno spavento di morte per tutta la città; e la mano del Signore era molto aggravata in quel luogo. 12 E gli uomini che non morivano erano percossi di morici; e il grido della città salì infino al cielo.

k5:2 Dagon Giud. 16.23.

l5:3 Signore Is. 19.1; 46.1,2,7.

m5:4 soglia Ger. 50.2. Mic. 1.7.